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Depor RCM



Palmares
Apertura 2000/2001
Apertura 2001/2002
Apertura 2010/2011
2007
2012



Quadri Dirigenziali
PRESIDENTE ONORARIO:
Zlatan IBRAHIMOVIC
PLENIPOTENZIARIO :
Matteo “Kabila” GAMBOT
RESP. AREA SPORTIVA:
Belozoglu EMRE
RESP. REL .ESTERNE:
Andrea PINKETTS
RESP. MARKETING & P.R.:
Francesca "@Frac77" COSTA

Quadri Tecnici
RESP. PRIMA SQUADRA:
Eziolino CAPUANO
PREP. ATLETICO:
Jimmy CINQUE PANCE
PREP. PORTIERI:
Guido BISTAZZONI
COLL. TECNICO:
Jason MAYELE


Rosa Attuale
Portieri
Difensori
Centrocampisti
Attaccanti

La storia
Sorge quale unico sodalizio rappresentante il levante cittadino. Il Depor nasce nella primavera del 1999 dalle ceneri del Real Apparizione. Squadra da sempre votata al “bel calcio” vive però da oltre quindici anni un momento di profonda crisi in termini di risultati. Due dei tre titoli nazionali in bacheca risalgono infatti agli albori della Lega (Apertura 2000/01 e 2001/02); Gli ultimi tre lustri non hanno più regalato momenti da “circoletto rosso” ad esclusione della stagione 2012 con l’affermazione in Coppa Italia e l'ultimo scudetto dell'apertura 2010. A far discutere da sempre il modus operandi del club: caccia aperta a talentuosissimi attaccanti dal bassissimo rapporto gol/presenze in campo e a fenomeni slavi con desinenza “ic”. La mission del buon Gambot ha portato in questi anni di astinenza solo illusioni e tonfi clamorosi. Un buon trittico di retrocessioni a fronte di una seconda piazza e qualche terza per un rendimento da encefalogramma piatto. Sessioni di mercato in stile grandeur rovinate da una insipienza gestionale a tratti imbarazzante. Eppure l’elenco dei “senatori in biancomalva” è lungo e prestigiosissimo: Peruzzi, Cannavaro, Mexes, Chivu, Rui Costa, Leonardo, Pizarro, Doni, Batistuta, Shevchenko, Ibrahimovic, Mutu e Cassano solo per citare alcuni dei fuoriclasse transitati in biancomalva. 
Il crollo, al limite del default ha connotati in ogni caso ben precisi e delineati: a scavare un bilancio già rosso fuoco, è arrivato il matrimonio con la discussa Donna Tiziana: spendacciona, volubile, iraconda e irrazionale, la dama di Taggia ha portato scompiglio nella vita di Gamba e prosciugato le casse (e non solo) del sodalizio biancomalva. La scelta di trasferire baracca e burattini oltrefrontiera va letta proprio in questa logica. Aggirare il fisco e provare a regalare respiro alle asfittiche finanze del club oggi denominato Depor RCM (Roquebrune Cap Martin)
La tifoseria
I prodromi del tifo biancomalva si registrano intorno alla metà del 1999. Proprio in quell'afosa estate un gruppo di "ggiovani" soliti ritrovarsi presso il bar "L'Angolo" fondano il COLLETTIVO AUTONOMO BIANCOMALVA (C.A.B.). Il loro luogo di ritrovo allo stadio diventa la gradinata e più precisamente la Kop Europa in prossimità del settore 5. Diventano fin da subito il principale gruppo di riferimento per l'intero tifo deportista. Non esiste un vero e proprio leader, ma un manipolo di viscerali appassionati che da quel momento in avanti dedicano la loro intera esistenza allo sviluppo di questo progetto. Il look della curva ricalca le "sides d'oltremanica" con grande uso di stendardi, specie a due aste. L'organizzazione è ancora però assai rozza e il modo di tifare ricalca quello in voga nei primi anni Settanta: tifo incessante, ma ritmicamente disallineato e poco fantasioso. Sono però i primi in Italia (Italia...n.b.) ad organizzare trasferte di massa. Epica quella del settembre'99 al Robino di sotto durante la quale sorge il gemellaggio con le "zebre". Ma nel frattempo, oltre all'evoluzione del tifo fa la sua comparsa in curva (purtroppo) anche la politica. Ed è questa "la miccia" che fa spaccare in due la Kop. Sorgono una miriade di sottogruppi che si formano a seconda della diversa ideologia. Il fronte base del C.A.B. continua a rimanere compatto ed apolitico, ma è nel febbraio del 2001 che lo scenario muta in maniera irreversibile. Fatale è un Depor - Morgeiro in cui fanno la comparsa in gradinata croci celtiche e striscioni di chiaro stampo destrorso. Durante l'incontro poi i giocatori ed il tecnico di colore dei lupacchiotti vengono sonoramente avversati con cori ed ululati e Guastamacchia stesso viene fatto oggetto di un fitto lancio di banane. Inevitabile giunge la scissione. Da una parte resta la working class del C.A.B. presa per mano dal carismatico Sanna che continua a definirsi del tutto apolitica mentre dall'altra parte prendono vita gli IRRIDUCIBILI BIANCOMALVA (I.B.) la cui figura di spicco è sicuramente Giuseppe Gioia che guida fin da subito un "gruppo di tifosi sciatti, dediti a scorribande, atteggiamenti animaleschi, uso smodato di vino e birra"(TRATTO DA "Mentalità Ultras" di Roberto Surdich - Edizioni Biedi - n.d.r.), riprendendo la tradizione dei "veronesi tuti mati".
Il Gioia calca ancor di più la mentalita' british, il senso d'onore per il quartiere, la passione per il Depor. Diventano immediatamente croce e delizia del microcosmo biancomalva, aggregando centinaia di giovani che hanno provato e provano tutt'oggi motivazioni, emozioni forti e trasgressioni dietro le insegne celtiche del gruppo. Instaurano ben presto una salda amicizia con i "camerati" incappucciati del K.K.K. non scontrandosi unicamente con i blaugrana. Per il resto "odiano tutti" e fanno emergere anche un'identita' goliardica (il lancio di mozzarelle contro i napoletani nella trasferta al san paolo) che ne fanno un gruppo di rottura, cambiando parte dei costumi ultras. Nel frattempo il C.A.B., si sfalda pian piano; nascono il Fronte Bakunin (anarchici) ed i TRADIZIONE & DISTINZIONE sotto le cui insegna vanno a riunirsi i nostalgici del C.A.B..  Il gruppo vive chiaramente un declino lento ma costante senza riuscir più a far presa sulle "nuove leve" che sempre più si identificano con il malcelato razzismo degli I.B. Irriducibili che negli anni spostato il loro mirino anche e soprattutto sul plenipotenziario Gamba definito a più riprese "un pagliaccio", autentica rovina di una società dal passato glorioso.
Mappa del tifo
Gemellaggi:
 IRRIDUCIBILI: un solo legame ma assai solido con le temute KH BRIGADEN.
Amicizie di carattere personale e reciproco rispetto tra esponenti della vecchia guardia biancomalva (W.K.T e TRADIZIONE DISTINZIONE) con elementi di spicco del tifo Sampierdarenese, ricordo dei gemellaggi passati instaurati dal Collettivo Autonomo, ma che inevitabilmente contrastano con la nuova impronta data dagli IRRIDUCIBILI.
Rivalità:
In generale gli IRRIDUCIBILI "odiano tutti", ma di certo le rivalità più accese si manifestano con gli stupidissimi verdeazzurri del Biscione e soprattutto con i lupacchiotti di Milano con i quali sono celebri le scazzottate all'autogrill (i tristemente noti Dorno Fights). Storico anche l'odio per i Faccia Lunga di via Tanini (Bassa).

Lo stadio
KABILARENA
Stade "Achille Cotone"
INDIRIZZO: Rue Paul Morillot 23, 06500 - Menton (France)
MISURE E CAPIENZA: 104 m. x 67 m.; 42.550 posti a sedere, tutti coperti

DIVISE DA GIOCO:







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